Nel mondo digitale di oggi, comprendere come funziona il motore di ricerca più utilizzato al mondo, Google, è fondamentale per chiunque voglia migliorare la visibilità online del proprio sito web. Per questo motivo, abbiamo dedicato del tempo ad analizzare un video particolarmente illuminante, in cui Gary Illyes, uno degli ingegneri di punta del team di ricerca Google, ci guida attraverso il complesso e affascinante processo di indicizzazione delle pagine web.
Il video è quello qui sotto:
Attraverso le sue parole, scopriamo come Google esplora, analizza e memorizza le informazioni presenti sul web, rendendole poi accessibili agli utenti tramite i risultati di ricerca.
Il processo di indicizzazione, come spiegato da Illyes, non è solamente una fase tecnica cruciale ma rappresenta anche un’opportunità unica per i consulenti SEO freelance o agenzie di ottimizzare le loro pagine in modo che rispondano meglio ai criteri di valutazione di Google. Dalla corretta strutturazione dell’HTML alla gestione delle pagine duplicate, passando per l’importanza del contenuto e dei segnali utilizzati da Google per valutare l’autorevolezza di una pagina, ogni aspetto ha il suo peso.
Nell’articolo che segue, non solo approfondiremo i dettagli tecnici e le migliori pratiche emerse dall’analisi del video, ma introdurremo anche alcune metriche chiave su cui focalizzarsi per ottimizzare al meglio il processo di indicizzazione. Il nostro obiettivo è fornirti gli strumenti e le conoscenze per migliorare il tuo posizionamento SEO, navigando con successo nel mare delle pagine web che lottano per emergere nei risultati di ricerca di Google.
Diciamocela tutta, il video fornisce una panoramica dettagliata del processo di indicizzazione di Google, toccando vari aspetti chiave che sono essenziali per chi si occupa di tecniche di ottimizzazione SEO.
Ecco i punti salienti della clip e come sfruttarli per ottimizzare il tuo sito web:
1. Scansione e rendering
Google inizia con la scansione delle pagine web per poi procedere al loro rendering. Questo significa che deve essere possibile per Googlebot accedere e interpretare correttamente il tuo sito, inclusi contenuti dinamici o generati via JavaScript.
2. Analisi del contenuto
Dopo il rendering, Google analizza il contenuto della pagina, inclusi testi, immagini e video. Il motore di ricerca cerca di capire di cosa tratta la pagina. Prova quindi a estrarre le frasi più pertinenti della stessa. È fondamentale quindi ottimizzare il contenuto per le parole chiave target, ma anche assicurarsi che questo sia di alta qualità e utile per gli utenti.
3. Risoluzione dei problemi semantici
Google corregge eventuali errori semantici nell’HTML per garantire che il markup sia interpretato correttamente. La corretta strutturazione dell’HTML e l’uso appropriato dei tag semantici possono migliorare la comprensibilità della tua pagina da parte di Google.
4. Identificazione della pagina canonica
Tra le pagine duplicate, Google seleziona quella che ritiene più rappresentativa (la canonica) e la utilizza nei risultati di ricerca. Utilizzare il tag rel=”canonical” aiuta Google a identificare la versione preferita della pagina, evitando problemi di contenuto duplicato. Praticamente Google raggruppa le pagine simili e tra queste ne viene selezionata un’unica versione canonica per rappresentare il contenuto nei risultati di ricerca. La versione canonica viene determinata confrontando i segnali di qualità raccolti su ciascuna pagina duplicata.
5. Selezione per l’indicizzazione
Infine, basandosi sulla qualità della pagina e su altri segnali raccolti, Google decide se indicizzare o meno la pagina. La qualità del contenuto, l’autorevolezza del sito e l’esperienza utente sono tutti fattori che influenzano questa decisione. Soprattutto la qualità del contenuto della pagina è un aspetto che incide molto sull’indicizzazione della pagina web.
Come sfruttare queste informazioni:
- Assicurati che Googlebot possa accedere e renderizzare il tuo sito senza problemi, controllando il file robots.txt e migliorando la performance del sito.
- Ottimizza il contenuto per le parole chiave rilevanti, senza trascurare la qualità e l’originalità.
- Mantieni un’HTML pulito e semanticamente corretto, utilizzando tag semantici dove appropriato.
- Gestisci attivamente il contenuto duplicato sul tuo sito, specificando tramite il tag canonical quale versione delle pagine duplicate preferisci venga indicizzata.
- Monitora la salute del tuo sito con strumenti come Google Search Console, per identificare e risolvere eventuali problemi di indicizzazione.
Incorporando queste pratiche nella tua strategia SEO, puoi migliorare significativamente la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca, attirando più traffico e offrendo un’esperienza migliore ai tuoi utenti.