Quando pronuncio la parola “Link Building” alcuni cadono dalla nuvole, quindi mi sembra doveroso spiegarti qualcosina a riguardo, altrimenti ti sarà complesso capire le diverse strategie che leggerai in questo articolo. Per Link Building si intende il processo che porta alla creazione di collegamenti – quindi link – per le pagine di un sito web. Più link di qualità avrà il tuo sito web, migliore sarà il posizionamento del tuo sito nelle SERP (risultati dei motori di ricerca). Questo perché la link building è uno dei fattori di ranking più importanti per Google.
Cos’è la link building?
Oltre ad avere il merito di portare traffico al tuo sito web o blog, i backlink ti permettono di classificarti sui motori di ricerca, perché aiutano Google e soci a capire come il mondo che ti circonda valuta il tuo sito.
Ma ora un po’ di storia.
A partire dalla fine degli anni ’90, gli algoritmi dei motori di ricerca hanno considerato i backlink come un voto di fiducia.
Prima di Google, i capi incontrastati del web erano Yahoo e AltaVista. All’epoca, i fattori di classificazione più importanti erano la densità delle parole chiave e i metatag. I proprietari dei siti web riempivano i siti di parole chiave e scalavano così le classifiche.
Nel 1998 Google ha introdotto il suo rivoluzionario algoritmo basato sul Pagerank. Certo, Google ha impiegato diversi anni per diventare il re del web, ma già dall’inizio proponeva un ottimo modo per classificare i siti Web, cosa che gli altri non facevano. Le pagine venivano classificate in base ai link che ricevevano.
Ma com’è fatto un link? Analizziamo insieme un collegamento ipertestuale:

Il tag href segnala la presenza di un link, e ogni collegamento ha una sua anchor text o “testo di ancoraggio” ed è quello che gli utenti visualizzano sulla pagina. Solitamente è evidenziato con un colore diverso così da essere visibile e facile da cliccare.

Come ti dicevo anche prima, alla fine degli anni ’90 uno dei fondatori di Google ha creato il Page Rank. Inizialmente, questa metrica era stata progettata per classificare i siti in base a quanti backlink ricevevano da altri siti.
I miei colleghi SEO hanno rapidamente trovato il modo di manipolare questa metrica, il che ha portato Google a cambiare le carte in tavola e introdurre Penguin.
Penguin è una sorta di filtro progettato da Google per intercettare e penalizzare i siti Web che utilizzano tecniche di spamming per posizionarsi sui motori di ricerca. Ad esempio usano link fuorvianti come parole chiave a corrispondenza esatta in pagine dove ci sono 230320 commenti. Queste tecniche sono chiamate “Black Hat SEO” perché sono aggressive e non portano benefici agli utenti.
Oggi fare link building è molto più difficile perché i motori di ricerca non ti posizionano per il numero di link che riceve il tuo sito, ma soprattutto controllano se gli stessi collegamenti sono di qualità e pertinenti, nel senso che trattano un argomento speculare al tuo.
Quali sono i fattori di classificazione collegati alla link building. Ce ne sono diversi, ma questi a mio avviso sono i più importanti.
Quanto è importante la link building per Google?
Per ottenere un buon posizionamento su Google la link building è determinante a mio avviso.
Ti svelo un piccolo caso studio di questo sito con la parola chiave “consulente seo freelance”.
4 settimane fa eravamo in 5° pagina. Dopo aver ottenuto tanti link utili e da testate importanti, siamo arrivati nelle prime posizioni del motore di ricerca più importante:

Ma facciamo un’altra considerazione:
Hai presente quei film anni ’80 in cui tutti cercano di mettersi in mostra per essere notati?
Ecco, i link online funzionano un po’ così.
Google osserva i link che puntano al tuo sito e ne valuta l’affidabilità.
Più sei “raccomandato” da altri siti, più il motore di ricerca si convince che tu sia degno di considerazione.
Ma, attenzione: non basta avere una montagna di link a casaccio.
I link sono come “strizzatine d’occhio”.
Un sito ne cita un altro per dire: “Ehi, vai da quella parte, è interessante”.
Google ha bisogno di questi segnali per capire se i contenuti sono utili o spazzatura.
Semplice? Più o meno, perché ci sono mille sfumature.
Piccolo segreto: non tutti i link hanno lo stesso peso.
Allo stesso modo della vita reale: se un tuo amico esperto di musica ti consiglia una band, probabilmente lo ascolti. Se te lo dice uno che non conosce neanche due note, sei meno propenso a fidarti.
Nelle linee guida ufficiali, Google stessa scrive che un link dovrebbe essere un riconoscimento genuino, un “voto” di fiducia.
Se un altro sito rimanda ai tuoi contenuti è perché li ritiene validi per i propri lettori, non perché hai imbastito uno scambio sospetto o hai pagato un network di siti fasulli.
Fino a qualche anno fa, bastava accumulare link da ogni angolo del web per sembrare popolare.
Numero prima di tutto.
Ma poi è arrivato Penguin, l’aggiornamento di Google che ha cambiato le regole. Ne abbiamo parlato nella nostra guida SEO.
Ha iniziato a punire i link di bassa qualità, i collegamenti forzati, gli scambi tipo “tu linki me, io linko te e stop”. In pratica, Google ha detto: “Ok, vi piace barare? D’ora in poi, vi faccio correre con i pesi alle caviglie”. Risultato? Molti siti sono scivolati in fondo alle ricerche.
Oggi la parola d’ordine è “qualità“.
Niente doping da link, come direbbe un caro collega.
Se un collegamento non c’entra nulla con il tuo settore o proviene da un sito palesemente poco attendibile, rischi la penalizzazione.
Sembra una follia, ma è la realtà: l’algoritmo è come un investigatore privato che fiuta i tuoi giri loschi.
Google si basa su parametri sempre più raffinati per valutare i link.
Osserva il contesto: se la tua pagina parla di viaggi e ottieni link da blog di viaggi, quello è un ottimo punto di partenza.
Se invece vieni citato da un sito di tutt’altra natura, Google potrebbe sospettare una relazione innaturale.
Devi prestare attenzione a come inserisci il link nella pagina.
È coerente con l’argomento di cui si sta parlando? È utile per il lettore? Oppure è messo là tanto per fare numero? Sì, Google se ne accorge.
E, come se non bastasse, il motore di ricerca ripete da anni che qualsiasi tentativo di forzare la propria posizione comprando link o scambiandoli in modo artificioso potrebbe portare a penalizzazioni. In altre parole, gioca pulito o potresti finire fuori partita.
Magari ne hai sentito parlare in qualche conferenza SEO: RankBrain è il nome dell’algoritmo (o parte dell’algoritmo) che dà un senso ai link e decide come classificarli.
Non è un segreto che i collegamenti restino un fattore di ranking molto forte, uno dei più importanti per Google. E quindi? Quindi non si scappa: bisogna curare i contenuti, guadagnare link credibili e star lontani da scorciatoie sospette.
Qualche volta ho sentito dire: “Ma allora niente link building, meglio stare fermi?”.
Ehm, neanche per sogno: una strategia di link building naturale, fatta con articoli utili, approfondimenti veri, scambio di conoscenze con altri professionisti del tuo settore, è ancora una delle soluzioni più forti per classificarsi su Google.
Basta evitare di cadere nel “tutto e subito”.
Prima di spingerti a pubblicare guest post a raffica, prenditi un attimo per riflettere:
- Pertinenza: il sito che ti linka è affine alla tua tematica?
- Contesto: l’articolo che rimanda a te parla davvero di ciò che fai o inserisce il link a caso tra un discorso e l’altro?
- Valore per gli utenti: la pagina che ti cita ha effettivo valore e traffico reale, oppure è un contenitore vuoto?
Non dimenticare la naturalezza.
Google, come dicevamo, è abilissimo a capire se stai cercando di manipolare il ranking. Se i tuoi contenuti meritano, i link arriveranno in modo spontaneo (o quasi).
Non c’è nulla di male a cercare collaborazioni con altri siti, ma occhio alle esagerazioni.
Google non si limita a contare i link come fossero figurine.
Li legge “tra le righe”.
Se un blog di settore fa una recensione dettagliata del tuo prodotto e inserisce un link a fine articolo, quel collegamento vale molto più di una decina di link generici sparsi in forum spammosi.
La coerenza con l’argomento è fondamentale per dare peso al tuo backlink.
Ad esempio, nella nostra recensione del plugin SEO RankMath, abbiamo inserito il link che rimanda alla piattaforma. Probabilmente quel link è molto autorevole per la stessa. Anche perché la recensione non è negativa 🙂
Siamo onesti: i link servono eccome, e Google li ama.
Però è un amore “condizionato”, perché occorre rispettare le linee guida.
D’altronde, il motore di ricerca deve garantire contenuti di qualità.
Se tutti cercassero scorciatoie, avremmo SERP (pagine di ricerca) piene di siti che non dicono nulla di buono.
Perché fare link building è importante nel 2025?
Fare link building è fondamentale nel 2025 per diversi motivi che ti elencheremo qui sotto:
- Innovazione e targetizzazione: la link building permette ai marketer di creare campagne più mirate e individualizzate con meno sforzo. Le metriche dell’esperienza utente stanno diventando sempre più importanti nel determinare come Google classifica le pagine web nei risultati di ricerca.
- Impatto sul ranking e traffico organico: costruire un profilo di backlink diversificato e di alta qualità può influenzare significativamente il posizionamento del tuo sito web nei motori di ricerca, aumentando il traffico organico e migliorando complessivamente la visibilità.
- Importanza dei link come fattore di ranking: Google continua a considerare i link come un fattore importante nel ranking. Un buon profilo di backlink indica che il tuo sito è rilevante e autorevole nel suo settore.
- Costruzione di relazioni: la link building è intrecciata con la comunicazione, giocando un ruolo significativo nell’instaurare connessioni e relazioni tra diversi siti e marchi.
- Adattamento ai cambiamenti futuri: con l’evoluzione di Internet e dei motori di ricerca, la link building aiuta ad avere un tuo sito web visibile e rilevante, adattandosi ai cambiamenti futuri negli algoritmi di ricerca.
- Oltre la SEO: la link building non è confinata solo al mondo della SEO. Ha anche un’importanza immensa nel contesto dell’autorità del marchio.
Link Building vs Link Earning
La Link Earning è il risultato della creazione di contenuti di qualità, infografiche, video, software ecc… Rispetto alla link building, i link ottenuti grazie alla link earning sono completamente naturali.
Pubblicando molti contenuti di qualità attirerai le antenne degli editori di tanti siti web che inizieranno a fare riferimento ai tuoi post nei loro articoli per beneficiare della tua autorevolezza sull’argomento.
Se non sei il Corriere della Sera o il Fatto Quotidiano difficilmente otterrai molti link naturali. E senza link sarà complicato crescere sui motori di ricerca, anche perché i tuoi competitor potrebbero produrre anche 100 link ogni mese.
Da qui la necessità di creare una strategia di link building.
Fattori di ranking per la link building
Google utilizza questi fattori per valutare ogni sito Web ospitato su Internet.
È importante comprendere questi fattori perché ti forniscono informazioni chiave per strutturare la tua strategia di link building.
- Anzianità di dominio. I domini più vecchi hanno generalmente più autorità e quindi più valore. Questo perché hanno accumulato tanti link nel corso del tempo, spesso ottimi. I backlink che ricevi da domini che stanno sul web da più di 10 anni possono avere più peso o “link juice“.
- Domini di riferimento. Avere link da più siti di riferimento ti aiuterà a posizionarti sui motori di ricerca.
- Link da C-Class IP diversi. Prometto, renderò questo paragrafo semplice così da aiutarti a capire come funziona il tutto. Quando scegli un hosting, il tuo dominio riceve un indirizzo IP su un server web. Un indirizzo IP è simile a un indirizzo postale perché aiuta le persone a individuare il tuo sito su Internet. Gli indirizzi IP sono composti da quattro diverse sezioni, denominate classi. Le classi sono indicate dalle lettere A, B, C e D. Gli indirizzi IP sono scritti nel formato ABCD e la Classe A di ogni dato indirizzo IP forma la prima sezione di numeri, mentre la Classe B la seconda, ecc. In passato, i proprietari di siti Web non si preoccupavano degli IP, ma si concentravano sui contenuti che pubblicavano. Ma quando i motori di ricerca si sono aggiornati, gli esperti SEO hanno iniziato a sfruttare gli IP dedicati e gli IP di Classe C. Il problema è che bisogna stare molto attenti con questa tecnica perché i backlink che provengono dallo stesso IP di classe C possono generare un avviso di colore rosso destinato a Google. Solitamente i siti che si trovano su un hosting condiviso hanno lo stesso IP di classe C. Quindi, un link che proviene da un sito Web con questo indirizzo IP 60.75.208.157 si trova nello stesso blocco C di quest’altro indirizzo IP, 61.54.208.19. Avere troppi collegamenti dallo stesso IP può portare a una penalizzazione.
- Numero totale di pagine che ricevono link. Questo è il conteggio completo dei tuoi link a ritroso (anche quelli del dominio).
- Testo alternativo nelle immagini. Il testo alternativo che usi durante il caricamento delle immagini è importante perché funge da testo di ancoraggio per tutti i backlink che puntano alla tua immagine.
- Backlink da domini .gov o .edu. Perché? Molto probabilmente un dominio con estensione .gov o .edu è un’organizzazione governativa o un istituto scolastico. Entrambi hanno molta autorevolezza per Google.
- Il Page Rank della pagina che punta al tuo sito. Questo punteggio viene misurato da diversi tool come Moz o Majestic. Perché pagina e non dominio? Se il dominio ha livelli di profondità elevati molto probabilmente l’url che punta al tuo sito non sarà così autorevole come la pagina principale del dominio.
- L’autorevolezza del dominio. Viceversa, se il dominio è comunque ben strutturato ed ha un alto punteggio di autorevolezza, ti aiuterà a posizionarti sui motori di ricerca.
- Link dalla concorrenza. Belli eh, ma non semplici da ottenere. Guadagnare link da altri siti che si classificano sui motori di ricerca per le tue stesse parole chiave può darti un vantaggio competitivo importante.
- Contributi all’interno di altri siti. Quando scrivi un contributo su un sito, in genere ottieni una descrizione nella parte inferiore dell’articolo e là ci sarà una tua breve biografia con un link che porta al tuo sito web.
- Link dalla homepage di un dominio. Se il Backlink proviene dalla homepage di un dominio, avrà più valore rispetto a un link che proviene da una pagina interna. Questo perché una pagina interna avrà un livello di profondità maggiore.
- Il valore dei link Nofollow. I link nofollow vengono presi molto in considerazione da Google. Tra l’altro possono aiutarti a bilanciare il tuo profilo link e renderlo più naturale.
- Link all’interno dei contenuti. I backlink che sono posizionati nella parte cruciale di una pagina web sono i migliori. Vengono definiti anche “contextual links”.
- Anchor text nei backlink. Il testo di ancoraggio fornisce una descrizione del backlink. L’uso di un termine pertinente e incentrato sulle parole chiave (ovviamente senza esagerare) può aggiungere rilevanza al collegamento.
- Posizione del link. Anche la posizione in cui si trova il tuo backlink sul contenuto della pagina è importante. In breve, i collegamenti all’inizio sono più performanti rispetto a quelli che si trovano alla fine della pagina.
- Link reciproci. Mi riferisco a uno “scambio di link” tra il tuo sito Web e un altro. Ricordati di non esagerare.
- Pertinenza del dominio. Qualsiasi strategia di link building deve essere fondata sulla pertinenza. I tuoi collegamenti devono provenire da siti che parlano del tuo stesso argomento.
- Pertinenza della pagina. L’algoritmo Hilltop afferma che anche il contenuto di una pagina deve essere pertinente.
- Parole chiave nel titolo della pagina. Un link che proviene da una pagina che utilizza parole chiave simili anche nel titolo acquisisce rilevanza. Indica a Google che quel sito ti sta menzionando perché hai informazioni aggiuntive per migliorare l’argomento di quella pagina.
- Ricevere link con la stessa regolarità. Sebbene sia difficile definire un valore standard, questa metrica si riferisce alla velocità con cui il tuo sito riceve nuovi backlink. Il mio consiglio è quello di non portare troppi backlink al tuo sito in un arco di tempo ristretto, altrimenti potresti incorrere in una penalizzazione.
- Numero di link in uscita sulla pagina. Se una pagina presenta molti link, Google farà più fatica ad analizzarli. Che tu ci creda o no, anche la tecnologia di Google ha i suoi limiti e se il tuo link si trova molto sotto rispetto agli altri, è meno probabile che venga visto o comunque ritenuto così importante.
- Co-occorrenza. Questo termine si riferisce al testo che circonda l’anchor text che forma il backlink. Le parole che circondano un link aiuteranno Google a caprine il contesto.
- Età dei link. I link più vecchi sono considerati più importanti.
- TrustRank del dominio di riferimento. Il livello di TrustRank di un sito di riferimento influirà direttamente sulla qualità dei suoi backlink. Questa metrica misura l’affidabilità di un sito (un livello basso indica spam).
- Co-Citation. La co-citation è anche chiamata da molti consulenti SEO come la: “costruzione di link senza link” ma può essere usata anche con i link. Ad esempio, se un articolo (A) ha due link (B&C), allora esiste una relazione tra A&B, A&C e B&C. Se B&C sono autorevoli per Google su quel dato argomento, anche il tuo sito ne beneficerà. Ti invito a leggere questo articolo di Andrea Minini che spiega molto bene la co-citazione.
Hai preso nota riguardo a questi fattori di ranking? Altrimenti non riuscirai a comprendere le strategie per la generazione di link che vedrai a breve.
Partiamo con le tecniche allora. Proverò a rendere il tutto abbastanza semplice.
La tecnica a piramide per la link building
La maggior parte dei proprietari di siti web o addetti ai lavori considerano i backlink come un fattore quantitativo, vale a dire “più è meglio”. Di conseguenza comprano backlink da ogni dove. Hai presente quei siti che ti vendono a 1 euro 5000 backlink? Ecco, prendono proprio quelli.
L’attività di Spam non è un approccio sostenibile a lungo termine e si tradurrà solo in un posizionamento temporaneo con conseguente penalizzazione.
Non so te ma io preferisco non rischiare e ideare una strategia stabile e che porta a risultati concreti per diversi anni.
Proprio per questo motivo adotto un approccio a più livelli incentrato sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Praticamente dovrai creare diversi livelli di link a ritroso con ogni livello che punta al livello che sta sopra, fino a quando non raggiungi il primo (livello 1) che punta direttamente al sito.
- Livello 1: punta direttamente al tuo sito web.
- Livello 2: punta ai link di livello 1.
- Livello 3: punta ai link di livello 2.
Usando la costruzione di collegamenti a più livelli è possibile trasferire l’autorevolezza ai diversi siti che puntano al tuo.
Il livello medio della piramide (livello 2) include i collegamenti secondari. Di solito sono link altamente contestuali (contenuti di nicchia) o social signal (facoltativi). Il secondo livello serve a supportare il primo livello. Ti aiuta a indicizzare i link di 1° livello, rendendo questi backlink ancora più forti.
Nella parte inferiore della piramide (livello 3) sono presenti i link che puntano ai collegamenti di livello 2. Non dovresti usare questi link direttamente sul tuo sito, salvo rare eccezioni.
Fin qui hai capito tutto?
Con questo approccio sarai in grado di dominare anche nicchie di mercato altamente competitive.
Ma quali link devi inserire su ogni livello della piramide? Ora ti mostro il passaggio.
Questo non è un elenco definitivo, perché esistono anche altri tipi di link che puoi utilizzare, ma i tipi di link elencati qui sotto sono i più popolari e, a mio avviso, i più efficaci.
Tier 1 (1° livello)
Crea la tua rete di blog privata
E’ una raccolta di siti web con prestazioni elevate, che servono esclusivamente come fonte di collegamento per supportare il sito principale. La creazione di questi link è un processo molto dispendioso in termini di tempo e denaro. Dovrai acquistare i domini, creare dei contenuti pertinenti e poi inserire i link che puntano al sito principale.
Le spese non sono poche ma soprattutto ci vorrà un po’ di tempo per ottenere risultati. Inoltre, l’investimento è molto rischioso in quanto sono necessarie molta esperienza e know-how per mantenere una rete di blog ben funzionale.
Molto spesso vedo reti di blog amatoriali che lasciano troppe impronte lungo la strada, permettendo anche ai crawler di capire il trucco. Nella maggior parte dei casi è meglio fare affidamento su altre fonti di link.
Tuttavia, se hai le conoscenze e i finanziamenti adeguati, la creazione della tua rete di blog privata può essere una delle risorse più preziose nel tuo arsenale SEO.
Segui questi suggerimenti per non sbagliare:
- Tutti i siti Web che acquisti devono essere di alta qualità e non penalizzati.
- Devi sempre aggiungere contenuti unici, originali e utili.
- Tutti i siti Web devono avere IP di Classe A diversi. La diversificazione per IP di Classe C non è sufficiente in questo caso.
- Tutti i siti Web devono avere un design pulito e devono essere facili da navigare.
- E’ preferibile scegliere siti o domini correlati al tuo sito.
- Tutti i backlink che provengono dalla tua rete di blog privati devono essere naturali.
- Il 95% dei collegamenti ipertestuali deve avere il nome del tuo brand, il nome del sito Web, l’URL del sito Web e altri termini di navigazione, come “leggi qui”, “clicca qui” ecc.
Link ad alte prestazioni
Fondamentalmente, sono backlink che provengono da siti web con un’anzianità di dominio superiore a 1 anno, vantano un’ottima autorità di dominio (DA) e Trust Flow (TF), buoni contenuti e un eccezionale database di backlink. Questi link ad alte prestazioni sono molto ricercati e dovrebbero essere una delle tue principali fonti di backlink per indirizzare le tue parole chiave. Anche dopo i recenti aggiornamenti di Google (Penguin e altri), questi link continuano a funzionare molto bene. Dopotutto provengono da siti autorevoli e non sono automatizzati.
Guest Post
L’inserimento di questi link comporta una fase di contrattazione con i proprietari dei siti web, in cui chiedi a loro di poter pubblicare un guest post, un’infografica o semplicemente un collegamento a un articolo già esistente e che rimanda al tuo sito principale.
Non è ovviamente così facile come sembra, poiché sono pochi i proprietari dei siti web che pubblicano volentieri un link della concorrenza. Il più delle volte dovrai pagare moneta per vedere il tuo link sulle loro pagine.
Ma come puoi trovare questi siti?
Utilizza questi operatori di ricerca sulla barra di Google:
- “Parola chiave + guest post”
- “Parola chiave + blog”
- “Parola chiave + news”
Successivamente puoi inviare una mail di questo tipo al proprietario del sito:
Ciao [nome],
Mi chiamo [Tuo Nome] e sono il proprietario del sito [Nome del sito].
Ho notato che accetti guest post. Offri ancora questo servizio?
Se la risposta è si, mi piacerebbe inviarti un contenuto che ho scritto nei giorni scorsi.
Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento.
A presto
[Tuo Nome]
Citazioni
Ottime per fare branding e per la Local SEO. Si tratta fondamentale di citare la tua attività su siti Web e directory locali autorevoli, con o senza un link. Di solito il NAP (nome, indirizzo, telefono) viene utilizzato per creare una citazione corretta e completa. Detto questo, anche solo il numero di telefono o l’URL del tuo sito può essere una citazione. E’ una tecnica perfetta per diversificare il tuo profilo link.
Link 2.0
Sono i link inseriti in siti creati sulla piattaforma WordPress, Tumblr, Livejournal, Blogger e molte altre. Questi portali ti consentono di creare un blog o inserire link all’interno di blog già presenti.
Uno dei modi migliori per utilizzare questi siti è creare una piccola rete e trattarli come se fossero siti web di tua proprietà. Puoi crearli tu stesso (processo dispendioso in termini di tempo) o cercare degli argomenti inerenti al tuo portale e dove sia possibile inserire i link. I blog dovrebbero avere temi non predefiniti, video e immagini pertinenti, una pagina di contatto e la pagina della privacy policy.
Link da portali editoriali
Il top dei top. I link dai portali editoriali provengono da siti come il Corriere, Repubblica, Gazzetta dello Sport, Coming Soon, Il Sole 24 Ore ecc. Sono molto difficili da inserire manualmente, dovresti cercare dei blog di terzo livello presenti al loro interno oppure pagarli a peso d’oro. Di solito un link all’interno di questi siti costa almeno 700 Euro.
Tier 2 & 3 (2° e 3° livello)
Reti di blog più economiche
I link che provengono da reti di blog più economiche (non di nicchia) funzionano perfettamente per supportare i portali editoriali, guest post o link ad alte prestazioni creati da te.
Soprattutto, non è necessario fare affidamento alla pertinenza in questo caso (anche se sarebbe preferibile). I blog che pubblicano contenuti misti vanno bene. Detto questo, i link dovrebbero essere sempre accompagnati da contenuti originali e pertinenti.
Link ad alte prestazioni
I link ad alte prestazioni funzionano incredibilmente bene anche come fonte di collegamento di livello 2. Li dovrai indirizzare principalmente alle reti di blog, alle citazioni e ai link 2.0. In rari casi e solo con l’approvazione del proprietario, li puoi rimandare ai guest post.
Guest post meno forti
Sì, i guest post possono funzionare bene anche come fonte di link di livello 2. Ti consiglio di scegliere siti con un PR non molto alto ma nemmeno bassissimo così da avere più link a un prezzo basso. Inserisci 3/5 di questi nei tuoi link di livello 1 e vedrai come cresceranno sui motori di ricerca.
Link 2.0
I link 2.0 funzionano bene su ogni livello. Dovrebbero essere usati in abbondanza sia per i link di livello 1 che per quelli di livello 2. Assicurati di utilizzare articoli di qualità che contengono almeno 500 parole.
Link da piattaforme multimediali
Questi link sono fantastici per migliorare i tuoi guest post. È possibile creare collegamenti in molte piattaforme multimediali, del tipo soundcloud. Non sono efficaci come gli altri link, ma possono comunque risultare preziosi.
Forum e siti di domande e risposte
In molte SERP questi link funzionano incredibilmente bene. Detto questo, sono anche molto naturali. Potresti creare 2-4 link e inserirli in forum pertinenti e di nicchia e indirizzarli ai siti di livello 2. Puoi usare alcuni di questi portali anche per creare link verso il dominio principale.
Le mie strategie preferite per fare link building
Recuperare domini scaduti
Con questa tecnica combini due o più società. Quando si verifica la fusione di questi siti, il sito web del vecchio brand viene reindirizzato tramite file .htaccess al nuovo sito, cioè il tuo.
L’obiettivo di questa tecnica è quello di aumentare l’autorevolezza del tuo sito sfruttando quella già ottenuta da un sito che però – per diverse ragioni – ha cessato di esistere sul web.
Più autorità del sito scaduto = migliore posizionamento delle parole chiave su Google.
Questa strategia non è diversa da quella di un grande marchio che acquisisce un’altra attività.
Ti voglio raccontare come ho usato questa tecnica per il mio magazine Wonder Channel.
Con il proprietario della società in cui lavoro, Mirko Cuneo (segui il suo blog, è fighissimo) abbiamo trovato un dominio scaduto: maroon5.it.
Si vedeva da subito che aveva un ottimo profilo link e lo abbiamo acquistato.
Dopo pochi mesi dal redirect, con la parola chiave maroon 5, mi trovo dietro al solo Wikipedia e cioè in 2° posizione su Google… mica da ridere. Ho superato persino Facebook e gli altri canali ufficiali dei maroon 5.

Questo dominio scaduto è una bella fonte di link per il mio sito web e poi è estremamente correlato con il mio tag che parla della band.

Tra l’altro la chiave di ricerca principale e quelle correlate mi portano molto traffico sul sito, che per me significa avere più introiti.

Ma non sono il solo a usare questa tecnica. Il guru SEO Neil Patel ha acquisito alcune società e le ha fuse con NeilPatel.com. Guarda i risultati che ha avuto:

Hai capito che furbetto Neil Patel?
Quindi recuperare i domini scaduti è una tecnica di link building che funziona.
Ma aspetta un secondo…
Non TUTTI i reindirizzamenti di domini scaduti funzionano.
Se fai un 301 del dominio (cioè tutte le sue pagine) verso la tua homepage… beh, in quel caso rischi grosso.
Esistono diversi motivi per cui questa è una strategia pericolosa:
- I collegamenti non sono rilevanti.
- L’anchor text non è pertinente.
- Stai confondendo Google.
Confondere Google = sito Web invisibile nel motore di ricerca.
Ora che sai quale errore non commettere, ti dirò come usare questa tecnica nel modo giusto.
L’ho detto anche prima, i backlink pertinenti sono i migliori. Da qui non si scappa.
Quindi devi cercare dei domini scaduti che trattano argomenti che pubblichi sul tuo sito.
Come trovare domini scaduti
Per prima cosa visita match.it, è un sito in cui puoi acquistare domini scaduti. Ci sono anche altri siti, sta solo a te decidere quale usare. Io uso match.it, anche perché posso filtrare la ricerca per paese e quindi selezionare Italia come predefinito.
In secondo luogo, segui questi criteri quando cerchi un dominio scaduto:
- Il sito deve trattare un argomento simile al tuo;
- Il sito deve avere un trust flow superiore a 15;
- Il sito deve avere solo link di qualità (editoriali, link ottenuti in modo naturale ecc…);
- Il sito deve avere almeno 20 domini di riferimento (più è meglio);
- Il sito deve avere dei testi di ancoraggio non a corrispondenza esatta e un’alta percentuale di anchor di brand, ad esempio wonize.it;
- Il sito dovrebbe essere indicizzato su Google (non è fondamentale, ma preferisco che lo sia);
- Il sito non deve essere stato utilizzato per attività di spam in passato.
Una volta che ho trovato un dominio più o meno interessante apro Majestic, un tool SEO per la link building. Mi assicuro che il Topical Trust Flow sia pertinente, che il Trust Trust sia superiore a 15 e che ci siano almeno 20 domini di riferimento.
Successivamente controllo la distribuzione dei testi di ancoraggio.
Come puoi vedere, le anchor text del dominio scaduto dei maroon 5 sono ben distribuite e naturali, il che è positivo.

Successivamente verifico la qualità dei link. Vado sui backlink e controllo la qualità effettiva dei link che puntano al dominio scaduto.
I siti di riferimento che puntano a questo sito non sono per nulla male. Ha 840 backlink da maroon5.com, quindi è molto probabile che mi aiuterà a posizionarmi con la chiave di ricerca “maroon 5”.

Ora mi assicuro che il sito sia indicizzato. Vado su Google e inserisco questo operatore di ricerca:
“site:maroon5.it”
Tombola, è ben indicizzato.

Nell’ultimo step andrò a verificare se in passato è stato vittima di spam.
Apro Archive.org, inserisco l’url e controllo se in passato il dominio è stato usato per attività di redirect. Per fortuna no… e sono pronto a fare il redirect.
Come unire i due siti
La prima decisione che dovrai prendere è se reindirizzare il tuo dominio tramite il registrar o un provider di hosting.
Un reindirizzamento tramite registrar reindirizzerà tutte le pagine dei domini alla tua home page.
Non è la strada migliore da prendere.
Dovresti investire nell’hosting perché poi sarai in grado di reindirizzare pagina per pagina.
Ecco un semplice criterio per decidere se reindirizzare o meno una pagina:
- C’è una pagina pertinente sul tuo sito web? In tal caso, fai il redirect.
- Se non è presente una pagina pertinente, reindirizza alla homepage.
- Non avere paura di lasciare alcune pagine 404 se sono di scarso valore per il tuo sito.
La tecnica del grattacielo
La tecnica del grattacielo è una tecnica di link building ideata da Brian Dean di Backlinko.
Perché si chiama tecnica del grattacielo?
Praticamente devi prendere come riferimento il grattacielo più alto, creare qualche piano in più e voilà, ora sei tu il grattacielo più importante… e quindi tutti parlano e scrivono di te.
Come funziona questa tecnica?
Ci sono 3 passaggi che dovrai compiere:
- Trovare contenuti di riferimento per il tuo settore
- Crearne di migliori
- Contattare i proprietari dei siti che si collegano al pezzo originale
Iniziamo dal primo step… trova degli argomenti evergreen attraverso buzzsumo.
Questo tool ti permetterà di trovare i risultati che hanno generato più condivisioni per una determinata query di ricerca.
Puoi anche vedere cosa condividono gli influencer su Twitter.
Ogni nicchia ha alcune personalità di spicco e scavare nei loro feed ti permetterà di conoscere gli argomenti che condividono con il loro pubblico.
Dopo che hai trovato l’argomento su cui creare un contenuto, inserisci la parola chiave su google. Ad esempio:
“come fare link building”
Dai un’occhiata a quelli che sono i contenuti principali, ovviamente evita l’annuncio a pagamento.

I post di Dario Vignali e Valentino Mea sono considerati i più pertinenti per quella keyword. Se con Wonize voglio posizionarmi con la parola chiave “come fare link building” dovrò creare un contenuto migliore del loro.
Come si crea un contenuto migliore di quelli posizionati in prima pagina?
- scrivi un post più lungo. I contenuti più lunghi dimostrano ai tuoi lettori che hai investito tempo e risorse per produrre quel determinato articolo e apprezzeranno i tuoi sforzi.
- usa la LSI (latent semantic indexing) per aiutare i motori di ricerca a capire che il tuo contenuto tratta quell’argomento. Trova le parole chiave da inserire attraverso Google o sfrutta degli ottimi tool per la ricerca di parole chiave come Keyword Finder.
- Inserisci più dati e dettagli rispetto ai tuoi concorrenti. Non essere tirchio, dai tante informazioni valide ai tuoi utenti.
- Scrivi un titolo d’impatto.
- Contatta un consulente SEO.
Analizzando l’articolo di Vignali ho visto che la sua tecnica di piramide dei link presenta alcune falle e non è abbastanza strutturata. Ho deciso di includere qualche suggerimento in più per permettere agli utenti di utilizzare al meglio questa tecnica.

Poi ho dato un’occhiata anche ai commenti sul post per conoscere i feedback degli utenti e ho cercato di includere tutte le mancanze che hanno fatto notare i lettori del blog di Dario Vignali.
Parla del tuo articolo con gli influencer
Ricordi gli influencer che ti ho detto di cercare prima su Twitter? Beh, ora ti saranno molto utili caro mio.
Se non hai fatto quel passaggio torna indietro e riprendi nuovamente la lettura da questo punto.
Potresti cercare anche dei blog popolari che parlano del tuo stesso argomento. Usa questo operatore di ricerca:
topic intitle:”blog”
o:
topic + blog
e guarda quali risultati ha prodotto la tua ricerca.
Oltre a questi aggiungi anche i link che puntano all’articolo del tuo competitor. Puoi recuperarli attraverso un tool SEO come Majestic o anche SemRush.
Ora recupera i contatti dei proprietari degli account Twitter che hai trovato e le email dei siti e crea una bellissima e-mail.
Ad esempio:
Ciao [nome],
Esempio Email
Ho trovato il tuo blog dopo aver cercato informazioni su [argomento].
Mi piace come scrivi e ho trovato molto interessante il tuo articolo [link articolo].
Qui ho notato che hai inserito un link che punta a questo articolo: [link della concorrenza].
Di recente ho creato un post che tratta lo stesso contenuto, però è più recente e contiene nuove informazioni sull’argomento.
Sentiti libero di utilizzarlo sulla tua pagina se trovi che possa risultare interessante per il tuo pubblico.
A presto
[tuo nome]
I tuoi contenuti migliorano l’esperienza dei visitatori di quel blog, e inserire il tuo link sarà vantaggioso per tutti. Per te e anche per il proprietario di quel sito.
Misura i risultati dei tuoi nuovi link
Utilizza uno strumento come Majestic SEO per monitorare il tuo profilo link e imposta un avviso su Google Alert con le anchor che ospiteranno i tuoi nuovi link.
Ricorda di scegliere al meglio la tua parola chiave per questa tecnica.
Sbagliare la parola chiave non permetterà alla tua strategia di performare nel modo giusto.
Cerca un argomento che le persone condivideranno facilmente… ricordati di usare al meglio Buzzsumo per individuare articoli che generano molto engagement.
Ti è piaciuta questa tecnica di link building? Prossimamente ne inserirò anche delle altre.
Sfrutta le recensioni nel tuo settore
Questa strategia di link building sembra quasi troppo facile.
Anche perché è realmente così.
Con solo pochi minuti di lavoro puoi creare potenti link che rimandano alla home page del tuo sito web.
Lascia che ti spieghi come funziona.
Contattando e offrendo recensioni o testimonianze positive per servizi e/o prodotti che stai utilizzando puoi far pubblicare la tua testimonianza con un link al tuo sito web.
Ti farò un esempio pratico di come uso questa tecnica per Wonder Channel che è il mio magazine.
Spesso amo scrivere recensioni di film, serie tv o ristoranti.
Passaggio n. 1: genera un elenco di obiettivi
Per iniziare con questa tattica di creazione di link, devi trovare i siti Web per servizi e prodotti per i quali potresti fornire una testimonianza o recensione.
Ogni sito deve essere:
- rilevante per la tua nicchia;
- avere testimonianze esistenti;
- avere effettivamente un prodotto/servizio che usi o che pubblicizzi già da qualche parte.
Quindi inizia scrivendo un elenco di strumenti/prodotti/servizi che stai già utilizzando nella tua attività in un foglio excel.
Per avere un’idea maggiore prova a dare un’occhiata a quali strumenti, prodotti e servizi usano le persone nella tua nicchia.
ad esempio scrivi “ristoranti di Milano con recensioni sul sito web” o “recensioni ristoranti Milano sito web” e dovresti ottenere una serie di risultati.
Passaggio n. 2: trova la persona giusta a cui proporre
Ora dobbiamo trovare la persona giusta da contattare.
A volte puoi semplicemente chiedere tramite il modulo di contatto sul sito Web e alcuni avranno persino moduli di invio di testimonianze o recensioni dedicati. Alcuni spesso hanno gli indirizzi mail nella pagina contatti o chi siamo, a seconda di come è stato sviluppato il sito web.
Quindi, se non è presente il form puoi aggiungere ogni indirizzo e-mail al tuo foglio di lavoro su excel accanto al nome di ogni ristorante e iniziare a contattare tutti nella tua lista con una tua presentazione.
Passaggio n. 3: invia la presentazione della tua recensione o testimonianza
Per prima cosa manifesta l’idea che potrebbero avere una testimonianza creata da te.
Ecco alcune cose da tenere a mente quando metti insieme il tuo discorso:
- presentati;
- spiega loro come il loro strumento ti ha aiutato;
- includi risultati specifici;
- chiedi loro se puoi creare una recensione o una testimonianza;
- mantieni il messaggio semplice;
- sii breve ed ovviamente educato.
Passaggio n. 4: scrivere la recensione o testimonianza perfetta
Scrivere la recensione o testimonianza perfetta è piuttosto semplice.
Dovrai scrivere un breve pezzo di testo che includa:
- cosa ti è piaciuto di più;
- in che modo lo strumento/servizio, ristorante ecc… ha saputo conquistarti o aiutarti;
- risultati specifici;
- la tua raccomandazione personale.
Ecco un recap di quello che dovrai fare in questa tecnica:
- genera un elenco di servizi e prodotti;
- trova la persona giusta a cui rivolgerti;
- invia a queste persone il tuo messaggio;
- scrivi la tua recensione o testimonianza;
- goditi il tuo nuovo link.
Sponsorizza eventi del mondo reale
Sapevi che puoi utilizzare gli eventi come parte della tua strategia di link building?
Potrebbero essere eventi locali, nazionali e internazionali che puoi utilizzare per creare collegamenti.
Ci sono due modi per farlo:
- ospitare un evento;
- sponsorizzare un evento.
Puoi creare il tuo evento e poi pubblicizzarlo su siti di eventi di terze parti che poi rimandano al tuo sito web.
In alternativa, puoi sponsorizzare un evento organizzato da qualcun altro poiché la maggior parte degli organizzatori elencheranno e si collegheranno a tutti i propri sponsor.
Quest’ultima tecnica l’abbiamo usata per promuovere il brand Crystalweed. Pochi mesi fa eravamo sponsor di un evento in Puglia (XMAS POP FEST) in cui si esibivano il cantante Clementino e Mr. Rain.
Questo è anche un ottimo modo per costruire buoni rapporti con altre autorità del tuo settore.
Ora ti dirò come trovare eventi da sponsorizzare. Questo tipo di strategia di link building offre tutti i vantaggi senza dover effettivamente organizzare un evento.
Come trovare eventi da sponsorizzare?
Innanzitutto devi capire che tipo di eventi sono rilevanti per la tua nicchia.
Potrebbe trattarsi di workshop, conferenze, lezioni, concerti, eventi in discoteca, sagre di bellezza, fiere gastronomiche ecc…
Quindi devi fare un elenco di dove è probabile che questi eventi siano ospitati online.
A seconda dell’evento, gli eventi locali possono essere ospitati su siti locali, ma di solito è possibile trovare eventi nazionali su siti come:
- vivaticket,
- facebook,
- eventbrite,
- eventiesagre,
- ecc…
Puoi utilizzare questi parametri di ricerca Google per ciascuno dei siti che conosci e che sponsorizzano eventi:
site:[URL sito web] inurl:eventi +“sponsor”
site:[URL sito web] inurl:eventi +“link al tuo”
site:[URL sito web] inurl:registrazione +“sponsor”
sito:[URL sito web] +“sponsor”
site:[URL sito web] + “donazione”
site:[URL sito web] + “diventa uno sponsor”
site:[URL sito web] -inurl:supporto -inurl:blog +“link al tuo sito web”
E se vuoi ottenere risultati più specifici, aggiungi semplicemente una parola chiave alla fine.
Cerca tra i risultati e crea un elenco di tutti gli eventi rilevanti per la tua nicchia su un foglio excel.
Dopo aver esaurito tutte le opportunità e aver impostato le tue sponsorizzazioni per ogni evento, puoi impostare gli avvisi di Google Alert per trovare eventuali nuove opportunità di sponsorizzazione non appena si presenteranno in futuro.
Ora dovrai contattare gli organizzatori dell’evento in questione e proporti come sponsor. Solitamente quasi tutti gli organizzatori degli eventi accettano nuovi sponsor, anche perché sono soldi in più. In questo modo potrai elevare anche il tuo brand a un target specifico della tua nicchia.
Crea un software che potrebbe essere sfruttato dal tuo pubblico
Questa è una tecnica di link building molto più complessa ma molto efficace.
Ti spiego come l’ho sfruttata per un mio cliente che ha un’agenzia funebre a Milano: Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946.
In passato avevo svolto una keyword research o ricerca di parole chiave utili per il sito e avevo notato che le persone cercavano spesso consigli su come fare le condoglianze online, su idee di frasi per condoglianze ecc.
Allora ho proposto: creiamo uno strumento che possa permettere alle persone di inviare le condoglianze online in modo gratuito attraverso il sito: un servizio di cordoglio digitale. Sfruttiamo questo strumento per aumentare la consapevolezza del brand, far condividere il link verso tante persone e ci rafforziamo. Lo strumento ha un funzionamento abbastanza semplice: è sufficiente inserire il nome del destinatario, del defunto, l’indirizzo e-mail del destinatario, il proprio indirizzo e-mail, il messaggio e crea un’anteprima di condoglianza online.

Nella mail che arriverà al destinatario ci sarà anche l’url che rimanderà al sito di Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946 oltre al logo che pubblicizza l’azienda e che possiamo vedere nell’anteprima.
Dopo aver completato lo strumento dovevo attirare il pubblico e quindi mi sono posizionato con le chiavi di ricerca:
condoglianze,
come fare le condoglianze online,
frasi di condoglianze,
cordoglio digitale,
ecc…

Tutte queste chiavi di ricerca mi portano un pubblico vasto e potenzialmente interessato a inviare delle condoglianze online:

Lo strumento viene usato in modo continuativo dalle persone anche perché è utile e gratuito. Sii, ricorda di creare un software utile per il tuo target. Quindi il brand ne ha beneficiato ma ne hanno beneficiato anche gli utenti.
Trasformare menzioni in link
Questa tecnica di link building consiste nel trasformare le menzioni della propria azienda o del proprio brand in link, per migliorare l’autorità del proprio sito web.
Il primo passaggio per utilizzare questa tecnica è quello di monitorare le menzioni della propria azienda sui social media, sui blog e sui siti web del settore. Ci sono diversi strumenti che possono aiutarti in questo processo, come Google Alert, Mention o Brand24.
Una volta individuata una menzione, è importante contattare il proprietario del sito web o dell’articolo per richiedere la trasformazione della menzione in un link. In questo caso, è importante scrivere un messaggio personalizzato e professionale, spiegando i benefici di trasformare la menzione in un link e fornendo il link alla pagina del proprio sito web da collegare.
In alcuni casi, la menzione potrebbe già essere un link non funzionante o non ottimale. In questo caso, si può contattare il proprietario del sito web per richiedere la correzione del link o l’aggiornamento del contenuto.
Inoltre, è possibile sfruttare le menzioni del proprio brand nei commenti dei blog per creare relazioni con altri blogger e proprietari di siti web del settore. È importante fornire commenti costruttivi e utili, senza fare troppe promo o spam.
Infine, per aumentare le possibilità di ottenere link dalle menzioni del proprio brand, è importante creare contenuti di alta qualità e di valore per il proprio pubblico di riferimento. Questo aumenterà la visibilità e la reputazione del proprio brand, incoraggiando altri a menzionare e linkare il proprio sito web.
Ora ti farò vedere come ho recuperato diverse menzioni per uno dei siti che curo come consulente SEO e che si chiama PlantaDea.
Per individuare le menzioni ho usato un altra tecnica, utilizzando un parametro di ricerca su Google, si, il mio alleato Google:

Dopo aver segnato tutte le menzioni che potevo recuperare su un foglio excel ho inserito una colonna anche con la mail da contattare per recuperare quella menzione. Successivamente ho creato questo messaggio da inviare al primo sito:
Buongiorno,
mi chiamo Alessandro e sono un consulente marketing di PlantaDea. Ho letto il vostro articolo “URL Articolo con la menzione” e mi è piaciuto molto. Vi ringrazio per aver nominato il nostro brand al suo interno. Volevo chiedere in cortesia, se vi fosse la possibilità, di aggiungere il link al nostro nome PlantaDea (Link Nostro Sito) che rimanda alla nostra home page così da permettere ai vostri visitatori di trovare agilmente il sito.
Grazie tante per la disponibilità
Vi auguro un buon lavoro e buona giornata
Cordialmente
Alessandro

Come si può vedere dallo storico dei messaggi il contatto è stato ben disposto a convertire la menzione in link aiutandomi a migliorare l’autorevolezza del sito. Ovviamente questa correzione potrà aiutare anche i visitatori del loro sito a navigare meglio sul web.
Ruba i link ai tuoi competitor
Rubare non è proprio la parola giusta però questa tecnica di link building – che utilizzo spesso – consiste nello scovare i link che funzionano di più per i tuoi competitor e poi eseguire diverse strategie per intercettare quei collegamenti per il tuo brand.
Per prima cosa devi vedere chi si classifica meglio per la parola chiave con cui vuoi posizionarti su Google.
Prendiamo come esempio la keyword “olio di CBD”, dato che si tratta di una chiave di ricerca con cui lavoro per il posizionamento SEO di un cliente.

Ora prendo uno dei due siti e lo analizzo attraverso un tool SEO come SemRush per capire quali sono i link più forti che puntano su quella pagina (ho detto pagina, non sito).

Fatto questo andrò a selezionare i link che mi interessano di più. Il primo è andato perso. Quest’altro non è male.

Apro la pagina e vedo che opportunità mi offre:
- devo contattare il portale per proporre il link a un mio articolo che potrebbe aiutare i loro lettori a capire maggiormente il contenuto?
- Posso inserire un commento all’interno del post con link annesso?
- Posso inserire una menzione? (Se l’articolo è ben posizionato la menzione non è affatto male).
- Il sito mi propone una soluzione pubblicitaria?
Aprendo la pagina noto che c’è la possibilità di inserire un commento e sfrutto al volo questa opportunità per inserire il mio. Non scrivo un commento standard ma un copy collegato all’argomento e all’articolo stesso, così da avere maggiori probabilità che lo stesso venga approvato dal sito ospitante.

Se non hai SemRush, Ahrefs o Majestic SEO, puoi utilizzare un parametro di ricerca per scovare i link che puntano verso la pagina del tuo competitor.
Ora vediamo come si fa.
Vai su Google e inserisci questa sigla:
link:”pagina che vuoi analizzare” -“url del sito che vuoi analizzare”

In questo modo potrai comunque scovare le pagine più interessanti che puntano su quella del tuo competitor.
Se vuoi proporre un tuo articolo per un backlink, è fondamentale che sia ben scritto e accuratamente strutturato. Se non ne possiedi uno adatto, dovrai redigere un articolo ad hoc che approfondisca o espanda i contenuti della pagina in cui inserirai il link. Analizza il contenuto per individuare l’anchor text ideale per il tuo collegamento. Sarà più semplice per l’autore del post inserire il tuo link se l’articolo affronta un argomento specificamente menzionato nel suo post. Con questa strategia, ho ottenuto in passato numerosi backlink di qualità; rispetto ai commenti, un link all’interno dell’articolo conferisce maggiore autorevolezza alla tua pagina.
Prima il traffico e poi i link

Quando diversi domini si collegano a un sito che riceve solo 10-20 visite al giorno, questa situazione appare illogica agli algoritmi dei motori di ricerca. Per evitare ciò, dovresti seguire un approccio che prevede:
- Aumentare in modo costante il traffico verso il tuo sito.
- Pubblicare 2-3 link ogni 100 visitatori.
Una strategia di link building che segue questi passaggi sarà percepita dai motori di ricerca in modo più naturale. Per i siti che seguono pratiche etiche (white hat), l’incremento dei domini di riferimento dovrebbe essere graduale e costante, non sporadico.
Ecco alcuni tipi di link da considerare per un sito giovane:
- Collegamenti contestuali: inseriti all’interno di testo pertinente, sono molto più efficaci dei semplici link “nudi” su una pagina.
- Collegamenti pertinenti all’argomento del sito che stai promuovendo.
- Link “follow”: sono collegamenti dotati dell’attributo HTML “rel”, che indica ai robot dei motori di ricerca che il link può essere seguito.
Metodologia per determinare il numero di Link da inserire in un nuovo sito:
- Identifica concorrenti di successo nella tua nicchia, preferibilmente siti che hanno almeno tre anni.
- Calcola il numero medio di risorse referenti nei periodi di 6 e 12 mesi.
Come farlo:
- Usa un servizio di analisi dei siti web: prima di tutto, utilizza uno strumento di analisi SEO, come Ahrefs, SEMrush o Moz. Questi strumenti ti permettono di analizzare i siti web, compreso il tuo e quelli dei tuoi concorrenti, per capire vari aspetti come il traffico, i backlinks, le parole chiave, ecc.
- Trova il punto in cui il sito ha iniziato a crescere e annota il numero di risorse referenti a quel momento: analizza un sito concorrente che sta avendo successo nella tua stessa nicchia. Cerca di identificare il momento in cui il loro sito ha iniziato a registrare una crescita significativa. A questo punto, annota quanti siti web (domini referenti) avevano un link verso il sito in questione.
- Conta quanti nuovi domini hanno iniziato a fare riferimento al sito nei successivi sei mesi: dopo aver identificato il punto di crescita, osserva quanti nuovi siti web hanno iniziato a collegarsi a quel sito nei sei mesi successivi. Questo ti dà un’idea di quanto rapidamente il sito ha acquisito nuovi backlinks in quel periodo.
- Verifica il numero di nuovi domini referenti dopo altri sei mesi dal punto identificato nel passaggio 3: ora, guarda quanti nuovi domini hanno iniziato a fare riferimento al sito nei successivi sei mesi. Questo passaggio ti aiuta a capire se la crescita dei backlinks è stata costante, in aumento o in diminuzione.
- Calcola il tasso di crescita mensile dei domini referenti: basandoti sui dati raccolti nei passaggi 3 e 4, calcola il tasso di crescita mensile dei backlinks. Questo si fa dividendo il numero totale di nuovi backlinks acquisiti in quel periodo per il numero di mesi (es. 12 mesi).
- Stabilisci un tasso di crescita approssimativo per i domini referenti sul tuo sito: utilizzando i dati raccolti dai tuoi concorrenti, puoi ora stabilire un obiettivo realistico per la crescita dei backlinks del tuo sito. L’idea è di mirare a una crescita simile a quella dei tuoi concorrenti di successo, per rendere il tuo sito più competitivo nella tua nicchia.
Inserisci link su Wikipedia
Autorevolezza massima. Alzi la mano chi non vorrebbe avere un link da Wikipedia?
Ma nel 2025 i backlink di Wikipedia sono ancora efficaci come lo erano in passato?
Beh, lascia che te lo dica, lo sono sicuramente!
Wikipedia appare nei risultati di ricerca per la maggior parte dei termini. È un sito davvero autorevole e la creazione di collegamenti da questi risultati costituisce un forte sostegno per il tuo sito.
Google adora i link da Wikipedia ed è normale, poiché ci sono veri moderatori che esaminano i link.
Negli ultimi anni ho trovato un modo semplice per creare backlink per Wikipedia.
La cosa migliore?
Se il tuo sito è collegato da una pagina Wikipedia, genererà collegamenti aggiuntivi da altri siti Web che cercano di utilizzare il tuo sito come riferimento!
Quindi Wikipedia non è solo un backlink, è una macchina che genera traffico e genera backlink naturali!
Ed è un posto degno in cui trascorrere il tempo.
Creare collegamenti su Wikipedia non è semplice.
Il modo per creare link su Wikipedia deve essere fatto in modo corretto e preciso.
Ci sono 3 opportunità per creare i collegamenti:
opportunità di collegamento morto;
opportunità di collegamento interrotto;
opportunità di collegamento uniche.
Diamo un’occhiata a cosa sono ciascuno di questi e come identificarli per il tuo sito.
Secondo la definizione di Wikipedia un “Link morto” viene utilizzato per descrivere un collegamento che non è più attivo. Ciò significa che il contenuto che una volta si trovava dall’altra parte del collegamento non è più presente.
Ciò indica ai moderatori di Wikipedia che il collegamento deve essere corretto o aggiornato.
E i tuoi contenuti potrebbero essere proprio il link che stanno cercando.
Quindi la tua opportunità di creare collegamenti si presenta sotto forma di fornitore di contenuti di alta qualità. Contenuti di cui Wikipedia ha bisogno per far funzionare correttamente la pagina.
Una delle tattiche di link building più usate da un consulente SEO freelance è quella di perlustrare il web alla ricerca di collegamenti interrotti.
Ma ciò richiede molto tempo e spesso può comportare molto lavoro senza tanti risultati.
Tuttavia, un SEO sa che se il link è interrotto su Wikipedia, lo sarà anche per tutti i siti che vi si collegano.
Ciò significa che da un collegamento interrotto puoi trovare da cinque a cinquemila opportunità di creazione di link, a seconda della nicchia e dell’argomento.
Ora parliamo delle opportunità di link uniche.
Ormai tutti possono creare un account Wikipedia.
Ciò significa che hai accesso alla creazione delle tue opportunità di link direttamente sulle pagine di Wikipedia.
Ciò avviene aggiungendo nuovi contenuti che migliorano la struttura generale e le informazioni sulla pagina Wikipedia. Che si tratti di una nuova frase, paragrafo o sezione completamente nuova.
Ma non ti consiglio di farlo in modo superficiale. Semplicemente perché tutti i link presenti su Wikipedia devono essere approvati dai moderatori. Quindi, se una pagina ottiene improvvisamente cinque nuovi collegamenti, ci sono buone probabilità che verrai colto sul fatto e i tuoi link verranno rimossi.
Dovresti invece fare il tuo dovere di buon cittadino e aggiornare i contenuti, riparare i collegamenti interrotti e aggiungere nuovi risultati ove possibile.
Se combini il link morto, il collegamento interrotto e le opportunità di link uniche, hai una strategia di creazione di backlink Wikipedia flessibile e facile da gestire.
Puoi:
- Utilizzare collegamenti morti per creare backlink di Wikipedia;
- Utilizzare collegamenti interrotti per ottenere collegamenti da siti autorevoli;
- Includere i tuoi link unici in una pagina Wikipedia.
Se riesci a replicare questo con quattro o cinque pagine, la quantità di collegamenti che sarai in grado di creare con pagine mirate e pertinenti continuerà a crescere.
Ma questo ci porta a una domanda importante: come trovare tutte queste opportunità di link?
Bene, c’è una soluzione davvero semplice e gratuita per questo…
Il modo più semplice ed economico per trovare collegamenti Wikipedia morti è con Google!
Lascia che ti mostri come funziona:
Basta andare su Google e utilizzare questo parametro di ricerca:
site:wikipedia.org “Frase chiave” “dead link”

Facendo clic su uno utilizza ctrl+f per trovare velocemente il collegamento morto.
Ora copia e incolla l’URL e apri lo strumento Wayback Machine.
Copia il link nella barra di ricerca e premi “Sfoglia cronologia”.
Questo ci mostrerà come appariva la pagina prima che fosse rimossa. Leggi il contenuto per vedere se è correlato al tuo sito web.
Se è pertinente al tuo sito devi:
- trovare i contenuti che hai creato in passato e che potrebbero riempire questo vuoto;
- creare il contenuto adatto;
- puoi anche semplicemente riscrivere il contenuto che appare nella Wayback Machine se questo è interessante.
E se non è rilevante, continua a fare la ricerca finché non trovi qualcosa di rilevante.
Quando trovi un portale rilevante…
Prendi il link morto e copialo su uno strumento come Ahrefs, Majestic o SemRush per vedere tutti i backlink che puntano ad esso.
Crea una nuova pagina come ho detto prima o aggiorna il contenuto esistente per adattarlo.
Assicurati che siano soddisfatte tutte le caselle di cui una pagina Wikipedia avrebbe bisogno per utilizzare questo post del blog come riferimento.
Poi esporta tutti i siti che puntano a quel link e contattali per recuperare il collegamento.
Puoi inviare un’e-mail a ciascuno di essi per informarli del collegamento interrotto e della potenziale sostituzione.
Assumi qualcuno o offri servizi per la pubblicità
Hai presente quando cerchi di lanciare un’idea esplosiva ma ti manca quel tocco extra per farla decollare?
Beh, una strategia può essere: assumi persone o offri un servizio che risolva un problema reale del tuo pubblico, direttamente legato a ciò che vendi o proponi.
Non sai da dove partire? Pensa: il tuo pubblico ha bisogno di un supporto, di una soluzione concreta o di un sogno da realizzare.
Tu e il tuo team potete fornirlo? Benissimo, hai già un’arma in più.
Un esempio…
Immagina un’agenzia di viaggi che paga le persone per viaggiare in giro per il mondo e scriverne sul blog aziendale (dopo ti racconto anche alternative non legate ai viaggi).
Prospettiva affascinante, no?
Certo, così ottieni contenuti freschi per il tuo sito, ma occhio: il valore del testo potrebbe calare non appena il viaggio di quella persona finisce.
Se il viaggiatore si costruisce un seguito e gli utenti si appassionano al suo stile, potrebbero andarsene quando lui/lei interrompe la collaborazione, specialmente se il prossimo autore non riesce a conquistare la stessa empatia.
Ma allora, perché usare questa tattica di link building?
Perché fa leva sulle aspirazioni e sulle emozioni della gente.
Far ridere, provocare rabbia, innescare gelosia, ambizione, empatia… ecco come si ispira all’azione. La gente sogna di viaggiare: se offri un’opportunità di essere pagati semplicemente scrivendo il resoconto dei propri viaggi, attirerai frotte di persone.
Blogger, media, influencer: tutti potrebbero citarne l’esistenza e linkare la campagna, ma sta a te far girare la voce. Ecco qualche idea:
- Invia email o SMS ai tuoi clienti per informarli di questa opportunità.
- Pubblica annunci sui social media mirati a determinate fasce di età e interessi.
- Crea un gruppo di annunci per chi lavora nei media, affinché parlino di te.
- Sponsorizza uno stand a fiere di settore e parla della tua iniziativa.
- Usa le bacheche di lavoro: pubblica l’annuncio e osserva se genera click e condivisioni.
Una volta trovata la piattaforma che cattura l’interesse, martella su di essa per renderla virale.
Attenzione, però: questa è una campagna di acquisizione ‘una tantum’, quindi dopo dovrai impegnarti di nuovo in attività di link building.
La parte positiva? Dai risultati e dagli errori impari molto.
E queste scoperte potrai riutilizzarle in future strategie per acquisire ancora più link.
Ora, potresti prendere lo stesso concept e adattarlo a una campagna locale, mantenendo comunque l’entusiasmo di base.
Magari, invece di viaggiare per il mondo, offri a qualcuno di testare tutti i ristoranti vegani della tua città (se vendi prodotti biologici) o di recensire i parchi avventura della zona (se la tua nicchia è il turismo family). L’importante è colpire il cuore del tuo pubblico e accendere la miccia della condivisione.
Ospitare eventi
A volte, se vuoi aumentare la visibilità della tua azienda (e ottenere backlink locali in modo naturale), devi portare le persone nel tuo mondo, fisicamente.
Sì, esatto: organizzare eventi in presenza.
Magari su base settimanale, mensile o trimestrale, così da rafforzare i link che già hai e crearne di nuovi, puntualmente.
E funziona: dai negozi di artigianato ai centri benessere, fino a chiese o grandi magazzini.
Invece di restare incollati allo schermo, pensa a come offrire un servizio utile alle persone nel tuo quartiere o nella tua città.
Aiuti i partecipanti e, nel frattempo, costruisci valore per il tuo brand, con tanto di backlink.
Ecco tre scenari (con esempi nuovi) per scatenare la fantasia:
Esempio 1: corsi di primo soccorso o supporto sanitario
- Cliniche di fisioterapia: possono ospitare workshop settimanali su come prevenire o gestire il mal di schiena. I partecipanti imparano semplici esercizi, e la clinica ottiene menzioni dai siti delle palestre, dei centri di yoga e dai forum locali di benessere.
- Farmacie: potrebbero offrire serate informative sul corretto uso degli integratori o sulle emergenze allergiche. E, visto che tante comunità hanno gruppi online dedicati alla salute, scatta subito l’occasione per essere citati e linkati.
La cosa interessante? Se sei un centro medico o qualcosa di simile, puoi far intervenire anche un nutrizionista o un operatore socio-sanitario. Le persone apprezzano e i blog locali scrivono di te come risorsa preziosa.
Esempio 2: incontri per la comunità o gruppi di sostegno
- Spazi condivisi: magari gestisci un coworking che alla sera resta vuoto. Puoi organizzare incontri per chi si sente solo perché si è appena trasferito, oppure gruppi di artigiani locali che si scambiano idee su come decorare vetrine natalizie.
- Attività ludiche: serate di gioco da tavolo per famiglie, incontri di scrittura creativa per studenti liceali, laboratori di storytelling per aspiranti registi… Insomma, ci sono infinite possibilità. Più l’iniziativa è utile e curiosa, più aumenta la probabilità che i media ne parlino o che qualcuno la segnali in gruppi Facebook (che spesso linkano la pagina ufficiale dell’evento).
Fare del bene a chi ti sta intorno genera passaparola.
Ecco il segreto per un backlink naturale: le testate locali amano diffondere notizie positive, e tu diventi subito “quello che aiuta la comunità”.
Esempio 3: Pop-up stagionali e micro-fiere
- Degustazioni enogastronomiche: un negozio specializzato in prodotti bio può ospitare micro-fiere con assaggi di miele locale, vini artigianali e marmellate fatte in casa. I produttori, a loro volta, faranno pubblicità all’evento (con relativi link al tuo sito).
- Designer emergenti e artisti: se hai un grande showroom di mobili, una volta al mese potresti invitare giovani designer a esporre le loro creazioni. Risultato? Inondano i social di post e story, menzionando la tua location.
- Evento adozione animali: se hai un giardino o un ampio parcheggio inutilizzato, puoi collaborare con associazioni che si occupano di cani e gatti. Le associazioni pubblicano l’annuncio sul loro sito, i giornali locali promuovono l’open day, e ogni articolo riporta il tuo indirizzo e un link.
Più ospiti, più pop-up, più rumore online.
Alla lunga, la tua azienda diventa un punto di riferimento per la comunità, accumulando menzioni e backlink.
Come far partire il passaparola (e ottenere link)?
Una volta che l’evento si fa interessante, contatta altre aziende o enti no profit affini.
Le persone si sentono coinvolte e vogliono partecipare, specie se il tema è sensibile.
- Centri di cura, se parliamo di salute.
- Scuole e università, se vuoi raggiungere studenti.
- Comuni, parrocchie, enti pubblici, che spesso promuovono iniziative utili nelle loro newsletter o siti istituzionali (con link che hanno un gran bel peso a livello locale).
Consiglio: cerca i siti governativi che elencano le risorse della comunità, chiedi loro di aggiungere un riferimento al tuo evento.
Così ottieni un backlink autorevole, utile per la tua SEO locale.
Attenzione, però: ospitare un evento e poi abbandonarlo non basta.
Devi mantenere l’iniziativa, magari periodicamente.
Se le persone si abituano a trovare da te, poniamo, il “Laboratorio d’arte per bambini” o la “Settimana del gusto”, cominceranno a parlarne in modo ricorrente.
E tu, di riflesso, manterrai i link generati attivi e freschi.
Sponsorizzazioni: quando i backlink nascono da eventi e iniziative
Non vuoi comprare sponsorizzazioni solo per avere un backlink, ma il bello è che i backlink possono arrivare di conseguenza se diventi sponsor.
L’importante è organizzare (o partecipare a) qualcosa di memorabile, così da spingere la gente a parlare della tua azienda, magari sul loro sito o sui social.
Potrebbe funzionare per un brand locale, nazionale o anche internazionale.
Che tu sia un fornitore di software, un’agenzia di marketing, un produttore di legname o persino un piccolo bar di quartiere, puoi sfruttare la sponsorizzazione per far parlare di te.
Qui sotto qualche esempio di sponsorizzazione.
Esempio 1: gare di ‘cani in maschera’ (o eventi simpatici con animali)
- Tante città propongono competizioni o raduni canini: magari l’annuale ‘Dog Parade’ con sfilate a tema. Se sponsorizzi un paio di cagnolini e metti sul loro guinzaglio un piccolo mantello con il tuo logo e URL, attirerai subito l’attenzione.
- Idem se organizzi un concorso per vestire i gatti più coraggiosi: i selfie e i post social si sprecano, e ogni foto può portare a un backlink (o almeno una menzione).
Stesso discorso se sponsorizzi un’artista di strada o una drag queen in un festival locale: basta dare loro un accessorio ben visibile con il nome della tua attività.
Ogni video, foto o articolo sull’evento potrebbe rimandare a te.
Più stravagante è l’idea, più rimbalza online.
Esempio 2: fiere e congressi di settore
- Nelle fiere, giornalisti e blogger sono ovunque. Se il tuo stand ha un’idea fuori dal comune (tipo un mini cinema per proiettare demo, o un ‘chill corner’ con massaggi gratuiti), spiccherai tra la folla. La gente ne parlerà nei report post-evento e potrai chiedere un link come ringraziamento.
- Alcuni puntano su ‘guest star’: porti un influencer di settore o un ex campione sportivo e proponi sessioni di foto. In men che non si dica, ti ritrovi menzionato negli articoli riassuntivi della fiera.
Un’altra trovata è trasformare il tuo stand in una ‘beauty station’ o in un’area per infusioni di vitamine (sì, succede davvero!).
Le persone stanche della fiera vengono a rilassarsi da te, i media ne parlano, e fioccano backlink.
Essere elencati come fornitori di servizi
Dove vanno i tuoi potenziali clienti?
Se sei un ristorante accanto a un teatro, potresti apparire sul sito ufficiale dello spettacolo come consiglio pre- o post-evento.
Se sei un hotel vicino allo stadio, puoi chiedere di comparire fra le strutture suggerite.
- Ristoranti e bar: contatta i portali locali che fanno guide su cosa fare in città. Se c’è un grande concerto, i fan cercheranno un posto dove mangiare prima o dopo. E tu puoi essere lì, con un bel backlink.
- Hotel e B&B: le fiere e i congressi hanno spesso una sezione “Dove alloggiare”. Fatti elencare, chiedi di aggiungere un link diretto al tuo sito, e il gioco è fatto.
Cerca centri congressi, eventi di cultura pop, maratone cittadine e festival artistici.
I loro siti, o i partner che li promuovono, di solito elencano servizi e risorse.
Puoi esserci anche tu, ottenendo traffico di persone con soldi da spendere e un backlink utile alla tua SEO.
In futuro inserirò altre tecniche per fare link building.