Hai una villa al mare, uno chalet in montagna o un appartamento in città che affitti ai turisti?
E ogni volta che controlli le prenotazioni, ti viene da piangere perché Booking.com e Airbnb ti soffocano.
Tranquillo, stando alle statistiche sei in buona compagnia.
Ma c’è una buona notizia: puoi competere con i big del settore senza spendere un patrimonio in annunci. Come? Semplice, con la SEO, la Search Engine Optimization.
E no, non serve un patrimonio. Basta contattare il consulente SEO freelance migliore e seguire qualche trucco (e avere un po’ di pazienza).
1. Partiamo dalle basi: cercare le parole giuste che le persone cercano quando vogliono affittare una casa vacanze
La SEO per gli affitti vacanzieri funziona allo stesso modo di quando prepari una cena perfetta: servono gli ingredienti giusti, nel posto giusto.
E il primo ingrediente SEO sono le parole chiave, cioè le parole che cercano i tuoi potenziali clienti su Google o altri motori di ricerca.
In gergo SEO questa tecnica si chiama keyword research.
- La ricerca locale deve essere il tuo primo obiettivo: se hai una casa a Positano, non serve puntare su “affitti vacanze Italia”. Meglio “villino con piscina Positano” o “appartamento vista mare Positano”.
- Usa parole lunghe e specifiche (quelle “long-tail”):
- “Casa vacanze per famiglie con giardino” > “casa vacanze”.
- “Affitto mensile economico zona centro storico” > “affitto economico”.
Consiglio da amico: usa strumenti come Google Suggest o AnswerThePublic per scoprire cosa digitano davvero le persone. Se non hai tempo, un consulente SEO freelance può farti un’analisi su misura.
2. Ottimizza la pagina come se fosse il tuo biglietto da visita
Hai mai visto quelle case vacanze online con foto sgranate e descrizioni tipo “posto carino vicino al mare”
Ecco, non essere come loro.
Titoli e meta descrizioni che attirano gli utenti come una calamita
- Tag title: deve dire tutto in 60 caratteri. Esempio: “villa con piscina privata in Sardegna | 5 minuti dalla spiaggia” → chiaro, diretto, con keyword all’inizio.
- Meta descrizione: immagina a un bel trailer di un film. Ti fa venire voglia di vedere quella pellicola. “Svegliati con il mare fuori dalla finestra. Villa per 8 persone con giardino, WI-FI veloce e parcheggio gratuito. Prenota ora!” Questa è sicuramente una meta descrizione persuasiva. Devi attirare il tuo potenziale cliente.
Heading (H1, H2…) che ti permettono di organizzare la pagina come un libro
- H1: nome della proprietà + località (es. “Chalet LegnoVivo – Courmayeur”).
- H2: punti forti (“Perché scegliere noi?”, “Servizi inclusi”).
- H3: dettagli (“Camere”, “Cosa fare nei dintorni”).
Esempio reale: una mia cliente aveva una casa in Toscana. Dopo aver sistemato gli heading con tecniche di ottimizzazione SEO, le prenotazioni sono salite del 70%. Merito delle domande giuste nei sottotitoli: “Dove fare la spesa?”, “Si può arrivare col treno?“. Queste domande andavano anche ad intercettare nuove ricerche su Google.
3. Immagini della casa vacanze: non usarle solo per decorare la pagina, sono vendite
Le foto della tua casa valgono più di mille descrizioni.
Ma attento: Google non vede le immagini, legge il testo.
Ottimizza per Google Immagini (e per gli umani)
- Nomi file: no a “IMG_2025.jpg”. Sì a “villa-piscina-sardegna.webp”.
- Alt text: descrivi l’immagine come se lo facessi a un amico al telefono. L’alt text deve descrivere la foto per le persone che hanno delle problematiche. “Vista panoramica della piscina con tramonto sullo sfondo” → meglio di “piscina villa”.
- Formato e velocità: usa i formati WebP o AVIF per avere immagini leggere. Se la pagina carica lentamente, i turisti scappano prima di vedere il soggiorno.
Curiosità: alcuni usano immagini create con l’intelligenza artificiale per mostrare la casa in diverse stagioni. Funziona? Solo se sei trasparente. Scrivi sempre “Illustrazione decorativa” nell’alt text e spiega che l’immagine non rappresenta la casa.
4. Google Business Profile: una macchina per i contatti
Se non hai un profilo Google ottimizzato, è come aprire un negozio senza insegna.
Metti:
- Foto professionali: non quelle scattate col cellulare alle 3 di notte.
- Recensioni: chiedi a ogni ospite di lasciare un commento. Rispondi sempre, anche alle recensioni negative (“Ci dispiace per l’imprevisto, abbiamo sistemato il riscaldamento!“).
- Post aggiornati: condividi offerte stagionali, eventi locali o novità (“Nuovo barbecue in giardino!”).
Storia vera: un B&B in Puglia ha triplicato le prenotazioni inserendo gli orari del mercato settimanale nel profilo. Perché? Perché i turisti cercano “cose da fare vicino a [luogo]“.
5. Crea contenuti che conquistano utenti e guide locali
Scrivere contenuti utili ti permetterà di attirare turisti e migliorare il tuo posizionamento SEO.
Perché funziona?
I viaggiatori cercano consigli su dove mangiare, cosa visitare, come muoversi. Se diventi la loro fonte, prenoteranno da te.
Esempi di contenuti vincenti?
- Guide locali: “10 posti segreti a Roma che solo i locali conoscono”.
- Itinerari: “Weekend in Toscana: tra cantine e borghi medievali”.
- Consigli pratici: “Come arrivare a Positano senza auto“.
Come ottimizzare:
- Inserisci keyword naturali (“affitto casa vacanze Toscana” nel testo).
- Collega i contenuti alla pagina della tua proprietà.
- Usa foto tue (con alt text ottimizzato).
Risultato: un agriturismo in Umbria ha raddoppiato le prenotazioni scrivendo una guida su “Come organizzare un matrimonio in campagna“. Mica male vero?
6. Recensioni e reputazione: il passaparola digitale
Una recensione negativa può farti perdere mesi di lavoro.
Ma se gestita bene, può diventare un’opportunità.
- Rispondi subito: anche solo “Grazie per il feedback, ci lavoriamo” mostra professionalità.
- Incoraggia gli ospiti felici: offri un omaggio (una bottiglia di vino locale) per una recensione.
- Monitora tutto: alcuni strumenti ti avvisano se qualcuno parla di te online.
Esempio tragico-comico: un host ha perso 20 prenotazioni perché un cliente si è lamentato dei “cuscini duri come pietre”. Soluzione? Ha regalato cuscini memory foam e ha trasformato la critica in un punto di forza: “Dormi sulle nuvole!“
7. Pacchetti SEO mensili: perché non puoi fare tutto da solo
La SEO non si “fa e dimentica”. Serve costanza. Ecco cosa comprende un buon pacchetto SEO mensile:
- Aggiornamenti settimanali: modifica prezzi, stagionalità, eventi.
- Analisi dei competitor: copia ciò che funziona (senza fottere il copyright).
- Report chiari: “Questa keyword ha portato 3 prenotazioni” → sapere cosa funziona ti salva il portafoglio.
Quanto costa? Dipende. Un consulente SEO freelance può chiedere da 300€ a 1500€ al mese. Ma se una prenotazione media ti porta 1000€, ne vale la pena.
8. Fai un SEO Audit: la tua radiografia online
Prima di lanciarti, fai un check-up completo. Un SEO Audit cerca:
- Errori tecnici: link rotti, meta descrizioni duplicate, immagini pesanti.
- Opportunità: keyword non sfruttate, competitor deboli.
- Velocità: se il sito carica in più di 3 secondi, perdi il 40% dei visitatori.
Strumenti gratuiti:
9. La SEO è una maratona
- Inizia oggi, non domani: ogni giorno che aspetti, i competitor si avvicinano.
- Sii umano: scrivi come parli. Niente “soluzione abitativa temporanea“, meglio “casa vacanze”.
- Monitora e aggiusta: usa Google Analytics per vedere da dove arrivano le prenotazioni.
Ultimo consiglio: non fossilizzarti su Google. Condividi il link della tua casa su forum di viaggio, gruppi Facebook o collabora con micro-influencer locali. Sfrutta anche l’intelligenza artificiale. I motori di ricerca generativi potrebbero essere il futuro.
E tu, hai già provato queste ottimizzazioni per migliorare le prenotazioni della tua casa vacanze?
Raccontaci la tua esperienza nei commenti:
- Qual è la cosa più folle che hai visto in un annuncio Airbnb?
- Hai mai usato la SEO per affittare la tua casa vacanze?
- Sei team “meta description seria” o “emoji e cuoricini”?
Scrivici e facciamo due risate (o ti aiutiamo a sistemare quel disastro di alt text). 😉