Tre mesi fa ho perso un cliente. Un bel cliente, devo dire. Una SaaS B2B con 12 dipendenti che aveva bisogno del “miglior CRM per startup di 10 persone”. Quando ho fatto la prova con ChatGPT per curiosità, l’intelligenza artificiale ha suggerito di tutto: TechRadar, un thread di Reddit, una comparazione recente. Ma non il mio cliente. Nada de nada.
Eppure avevano tutto: un prodotto eccellente, prezzi competitivi, persino recensioni a cinque stelle. Il problema? Erano completamente invisibili nella Generative Engine Optimization.
E se non fai parte della risposta generata dall’AI, semplicemente non fai parte del gioco. L’89% degli acquirenti B2B usa piattaforme come ChatGPT per fare ricerche. Pensateci bene: quando qualcuno chiede a un’intelligenza artificiale quale CRM scegliere, la vostra azienda compare nella risposta? Fate una ricerca anche per il vostro prodotto o servizio e poi ditemi cosa appare.
Cos’è la Generative Engine Optimization e perché la SEO tradizionale non basta più
La Generative Engine Optimization – o GEO – rappresenta l’evoluzione naturale dell’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Mentre la SEO classica si concentrava sui link e sul posizionamento nelle pagine dei risultati, la GEO si basa sul linguaggio e sulla capacità di essere citati nelle risposte generate dai modelli di intelligenza artificiale.
La differenza è sostanziale.
L’AI funziona basandosi sull’intenzione dell’utente, non sulle singole parole chiave. Legge i contenuti, poi costruisce le risposte utilizzando le fonti che considera più affidabili. Si fida di più di quello che altri dicono della vostra azienda piuttosto che di quello che dichiarate voi stessi.
Il problema delle lacune nelle citazioni
Ecco il primo errore che commettono in tanti. Le lacune nelle citazioni rappresentano la strategia più efficace che le aziende trascurano completamente.
In parole semplici: quando le piattaforme di intelligenza artificiale citano pagine web che menzionano i vostri concorrenti ma non voi, è un problema. Quelle pagine citate diventano le fonti che l’AI utilizza per costruire le sue risposte.
Facciamo un esempio pratico. TechRadar pubblica “21 migliori strumenti di collaborazione per team remoti” citando Asana, Monday e Notion. Quando gli utenti chiedono consigli a ChatGPT sui tool per il project management, l’AI cita proprio quell’articolo di TechRadar. I vostri competitor appaiono in ogni risposta generata. Voi no.
Ma ecco il punto interessante: quell’articolo viene citato per decine di ricerche diverse, come “migliori strumenti per lavoro remoto”, “alternative a Monday”, “project management per startup”. Se riuscite a farvi menzionare in quell’articolo, comparite automaticamente in tutte quelle risposte dell’AI.
Strategia 1: Reddit e le conversazioni che l’AI adora citare
L’intelligenza artificiale si fida delle conversazioni autentiche degli utenti più dei contenuti di marketing. I numeri sono chiari: le citazioni da Reddit nelle AI Overview sono saltate dall’1% al 7% circa in soli tre mesi. Un incremento del 450%. I contenuti generati dagli utenti rappresentano ora il 21% di tutte le citazioni AI.
Come inserirsi nelle discussioni che l’AI considera autorevoli
Supponiamo che un thread Reddit dal titolo “Qual è il miglior strumento di project management per una startup di 10 persone?” venga citato ogni volta che gli utenti chiedono consigli sui tool per startup. Se l’AI già lo cita, entrare in quella conversazione con contributi ragionati significa essere inclusi nelle future risposte dell’intelligenza artificiale.
Il segreto? Non limitatevi a promuovere il vostro brand. Condividete intuizioni genuine come costi nascosti, difficoltà nella crescita aziendale, consigli pratici per la migrazione da un sistema all’altro.
Un consulente SEO esperto sa che trovare manualmente quali articoli vengono citati e quali thread Reddit l’AI considera affidabili richiede un tempo enorme. Le piattaforme GEO automatizzano questa ricerca, mostrandovi esattamente quali pubblicazioni contattare e quali discussioni seguire.
Strategia 2: studiare i cluster tematici per dominare le citazioni
Stiamo scoprendo una cosa interessante: quando l’AI fornisce centinaia di citazioni per un argomento, non cita solo un singolo articolo di qualità. L’intelligenza artificiale attinge informazioni da più siti che trattano lo stesso tema.
Se non avete mai scritto nulla su quell’argomento specifico, risultate invisibili mentre i competitor raccolgono tutte le citazioni.
Generative Engine Optimization: 8 strategie per dominare l’AI nel 2025
Tre mesi fa ho perso un cliente. Un bel cliente, devo dire. Una SaaS B2B con 12 dipendenti che aveva bisogno del “miglior CRM per startup di 10 persone”. Quando ho fatto la prova con ChatGPT per curiosità, l’intelligenza artificiale ha suggerito di tutto: TechRadar, un thread di Reddit, una comparazione recente. Ma non il mio cliente. Mai sentito nominare.
Eppure avevano tutto: un prodotto eccellente, prezzi competitivi, persino recensioni a cinque stelle. Il problema? Erano completamente invisibili nell’era della Generative Engine Optimization.
L’intelligenza artificiale decide prima che l’utente clicchi sul tuo sito. E se non fai parte della risposta generata dall’AI, semplicemente non fai parte del gioco. L’89% degli acquirenti B2B usa piattaforme come ChatGPT per fare ricerche. Pensateci bene: quando qualcuno chiede a un’intelligenza artificiale quale CRM scegliere, la vostra azienda compare nella risposta?
Cos’è la Generative Engine Optimization e perché la SEO tradizionale non basta più
La Generative Engine Optimization – o GEO – rappresenta l’evoluzione naturale dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Mentre la SEO classica si concentrava sui link e sul posizionamento nelle pagine dei risultati, la GEO si basa sul linguaggio e sulla capacità di essere citati nelle risposte generate dai modelli di intelligenza artificiale.
La differenza è sostanziale. L’AI funziona basandosi sull’intenzione dell’utente, non sulle singole parole chiave. Legge i contenuti, poi costruisce le risposte utilizzando le fonti che considera più affidabili. Si fida di più di quello che altri dicono della vostra azienda piuttosto che di quello che dichiarate voi stessi.
Il problema delle lacune nelle citazioni: quando i competitor vi rubano la scena
Ecco il primo errore che commettono quasi tutti. Le lacune nelle citazioni rappresentano la strategia più efficace che le aziende trascurano completamente.
In parole semplici: quando le piattaforme di intelligenza artificiale citano pagine web che menzionano i vostri concorrenti ma non voi, diventate invisibili. Quelle pagine citate diventano le fonti che l’AI utilizza per costruire le sue risposte.
Facciamo un esempio pratico. TechRadar pubblica “21 migliori strumenti di collaborazione per team remoti” citando Asana, Monday e Notion. Quando gli utenti chiedono consigli a ChatGPT sui tool per il project management, l’AI cita proprio quell’articolo di TechRadar. I vostri competitor appaiono in ogni risposta generata. Voi no.
Ma ecco il punto interessante: quell’articolo viene citato per decine di ricerche diverse, come “migliori strumenti per lavoro remoto”, “alternative a Monday”, “project management per startup”. Se riuscite a farvi menzionare in quell’articolo, comparite automaticamente in tutte quelle risposte dell’AI.
Strategia 1: Reddit e le conversazioni che l’AI adora citare
L’intelligenza artificiale si fida delle conversazioni autentiche degli utenti più dei contenuti di marketing. I numeri sono chiari: le citazioni da Reddit nelle panoramiche AI sono saltate dall’1,3% al 7,15% in soli tre mesi. Un incremento del 450%. I contenuti generati dagli utenti rappresentano ora il 21,74% di tutte le citazioni AI.
Come inserirsi nelle discussioni che l’AI considera autorevoli
Supponiamo che un thread Reddit dal titolo “Qual è il miglior strumento di project management per una startup di 10 persone?” venga citato ogni volta che gli utenti chiedono consigli sui tool per startup. Se l’AI già lo cita, entrare in quella conversazione con contributi ragionati significa essere inclusi nelle future risposte dell’intelligenza artificiale.
Il segreto? Non limitatevi a promuovere il vostro brand. Condividete intuizioni genuine come costi nascosti, difficoltà nella crescita aziendale, consigli pratici per la migrazione da un sistema all’altro.
Un consulente SEO esperto sa che trovare manualmente quali articoli vengono citati e quali thread Reddit l’AI considera affidabili richiede un tempo enorme. Le piattaforme GEO automatizzano questa ricerca, mostrandovi esattamente quali pubblicazioni contattare e quali discussioni seguire.
Strategia 2: studiare i cluster tematici per dominare le citazioni
Stiamo scoprendo una cosa interessante: quando l’AI fornisce centinaia di citazioni per un argomento, non cita solo un singolo articolo eccezionale. L’intelligenza artificiale attinge informazioni da più siti che trattano lo stesso tema.
Se non avete mai scritto su quell’argomento specifico, risultate invisibili mentre i competitor raccolgono tutte le citazioni.
L’importanza dei gruppi tematici per la visibilità AI
Facciamo un esempio pratico. Se analizzate quali contenuti l’AI cita di più, scoprirete che questi tre articoli raccolgono tutti oltre 100 citazioni:
- “Miglior software di project management per piccoli team”;
- “Top 10 strumenti di project management per startup”;
- “Software di project management per team sotto i 20 dipendenti”.
Notate qualcosa? Sono titoli completamente diversi, ma tutti rispondono alla stessa domanda: “come gestisco i progetti con un team piccolo?”. Quando qualcuno chiede all’AI “Che strumento uso per organizzare il lavoro nella mia startup?”, l’intelligenza artificiale pesca informazioni da 2-3 di questi articoli per costruire una risposta completa.
Ecco dove sta l’opportunità. Invece di avere tre articoli separati che si fanno concorrenza, potreste scrivere un unico contenuto del tipo: “guida completa ai software di project management per team piccoli (5-50 persone)”. Un articolo che copra startup, piccole aziende, costi e casi d’uso specifici. L’AI amerà citarlo perché trova tutto quello che serve in un posto solo.
Strategia 3: la freschezza dei contenuti nell’era AI
Qui molti sbagliano. L’AI ha una preferenza marcatissima per i contenuti recenti. Non è come Google che poteva tenere in prima pagina un articolo del 2019 se era ben ottimizzato. L’AI vuole roba fresca, possibilmente degli ultimi 2-3 mesi.
Il caso del mio cliente dell’email marketing
Un esempio personale. Un mio cliente aveva un articolo fantastico: “Guida alle migliori pratiche email marketing”. Nel 2024 ChatGPT lo citava regolarmente. Poi, gradualmente, ha iniziato a perdere citazioni. Perché? Erano spuntati articoli simili con dati del 2025. L’AI, davanti alla scelta, ha sempre preferito quelli più recenti.
La soluzione è semplice ma richiede costanza:
Per i vostri 10 contenuti più importanti, ogni settimana:
- Aggiungete 2-3 statistiche fresche;
- Inserite un caso studio recente;
- Cambiate la data di aggiornamento in modo ben visibile;
- Aggiungete una FAQ nuova;
- Modificate il titolo con “(Aggiornato gennaio 2025)”.
Per gli altri contenuti, ogni due settimane:
- Sostituite gli esempi che sanno di vecchio;
- Controllate che i link interni funzionino;
- Riscrivete la parte più debole dell’articolo;
- Aggiungete riferimenti a eventi attuali del settore.
La regola d’oro? Un consulente AI competente monitora costantemente quando i contenuti perdono citazioni. Alcuni strumenti avanzati vi avvisano automaticamente quando succede, così sapete esattamente cosa aggiornare e quando.
Strategia 4: i confronti che l’AI adora
L’AI adora i confronti. Perché? Semplice: la maggior parte delle domande che riceve sono del tipo “X o Y?”, “Qual è meglio tra…” oppure “Aiutami a scegliere tra…”. E per rispondere ha bisogno di contenuti che mettano le opzioni a confronto.
Le domande più comuni sono:
- “Slack o Microsoft Teams per il mio ufficio?”
- “HubSpot o Salesforce per una piccola azienda?”
- “Meglio Asana o Monday per un team creativo?”
Come creare confronti che l’AI cita sempre
Il segreto è la struttura. L’AI premia i confronti organizzati così:
- All’inizio: una tabella rapida con le cose più importanti. L’AI adora le informazioni strutturate.
- Nel corpo: sezioni dedicate a prezzi (dettagliati per numero di utenti), caratteristiche principali, facilità d’uso, integrazioni disponibili, tempi di implementazione.
- Alla fine: una sezione “Migliore per…” con casi d’uso specifici.
Ma attenzione: devi essere onesto. L’AI riconosce i confronti faziosi e li penalizza. Mettete i difetti reali di ogni opzione. “Slack è fantastico ma costa parecchio se superate i 10 utenti” oppure “Teams è gratuito con Office ma l’interfaccia può confondere all’inizio”.
L’AI preferisce citare fonti equilibrate perché le considera più affidabili.
Strategia 5: far entrare l’AI nel vostro sito (aspetti tecnici)
Molti siti bloccano involontariamente proprio i bot che vorrebbero attrarre. Allo stesso modo di mettere una serratura sulla porta del negozio e poi lamentarsi che non entrano clienti.
I bot che dovete assolutamente far entrare
ChatGPT usa diversi bot per raccogliere informazioni:
- ChatGPT-User: quello che risponde alle domande vere;
- OAI-SearchBot: si attiva quando l’utente fa ricerche specifiche;
- GPTBot: raccoglie dati per addestrare i modelli futuri.
Altri bot importanti:
- Claude-Web (di Anthropic);
- PerplexityBot;
- GoogleOther (per Gemini).
Per autorizzarli, aggiungete queste righe al vostro file robots.txt:
User-agent: ChatGPT-User Allow: / User-agent: Claude-Web Allow: / User-agent: PerplexityBot Allow: /
Come verificare che funzioni? Controllate i log del vostro server. Dovreste vedere questi bot che visitano regolarmente il sito. Se non li vedete, significa che non possono accedere ai vostri contenuti.
Strategia 6: i bot AI trovano porte chiuse
I bot AI si comportano diversamente da Google. Sono più aggressivi, visitano più pagine in poco tempo, e se trovano errori li segnalano diversamente. Dovete monitorare:
- Errori 404: se le vostre pagine principali non si trovano quando i bot passano, perdete citazioni.
- Errori server 500: quando il sito è sovraccarico e non risponde, i bot AI se ne vanno.
- Timeout: i bot AI hanno meno pazienza di Google. Se il sito è lento, rinunciano.
I problemi più comuni (e come risolverli)
Il vostro sistema anti-DDoS potrebbe bloccare i bot AI perché fanno troppe richieste. Soluzione: metteteli nella lista bianca.
La CDN (Cloudflare, Fastly) potrebbe considerarli traffico sospetto. Soluzione: configurate eccezioni specifiche per questi user agent.
Il rate limiting potrebbe rallentarli troppo. Soluzione: date loro più banda rispetto al traffico normale.
Strategia 7: il problema JavaScript
La maggior parte dei bot AI non riesce a eseguire JavaScript. Se i vostri contenuti principali appaiono solo dopo che JavaScript li ha caricati, per l’AI il vostro sito è vuoto.
Test di 30 secondi per capire se avete questo problema
Andate sul vostro sito, disabilitate JavaScript nel browser (Chrome: F12 > Impostazioni > Disabilita JavaScript), e ricaricate la pagina. Vedete ancora i contenuti principali? Se la pagina è bianca o mancano pezzi importanti, l’AI non può leggervi.
Soluzioni tecniche:
- Server-side rendering: i contenuti vengono preparati sul server prima di arrivare al browser;
- Siti statici: tutto è già pronto, niente da caricare dinamicamente;
- Progressive enhancement: i contenuti di base funzionano sempre, JavaScript aggiunge solo funzionalità extra.
La regola: se serve JavaScript per vedere i contenuti, l’AI non li vede. Punto.
Strategia 8: costruire credibilità dove l’AI va a cercare
L’AI si fida delle conversazioni spontanee più delle brochure aziendali.
Dove va a cercare queste conversazioni? Su Reddit, Quora, LinkedIn, forum specializzati del vostro settore.
Come diventare una fonte affidabile
- Su Reddit: partecipate a discussioni con oltre 50 commenti nel vostro settore. Ma non fate pubblicità. Condividete esperienze, errori fatti, lezioni imparate;
- Su Quora: rispondete a domande che ricevono molti voti positivi. Le risposte dettagliate e oneste vengono citate spesso dall’AI;
- Su LinkedIn e altri social rilevanti: commentate articoli di esperti riconosciuti nel vostro campo. I commenti di valore vengono notati;
- Podcast: partecipate a Podcast rilevanti per il vostro business;
- Sui forum specializzati: partecipate attivamente alle discussioni tecniche. L’AI considera questi forum molto autorevoli.
Il trucco è sempre lo stesso: non vendete, condividete. “Abbiamo provato tre CRM diversi per la nostra agenzia e vi racconto cosa abbiamo scoperto sui costi reali” funziona infinitamente meglio di “Il nostro CRM è il migliore”.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca generativi oggi
Ricapitoliamo. Ogni giorno milioni di persone chiedono consigli a ChatGPT, Claude, Perplexity. Se non comparite in quelle risposte, vi state perdendo clienti. Clienti veri, con soldi veri, pronti a comprare.
Queste otto strategie si riducono a tre azioni concrete:
- Fatevi notare dove l’AI va già a cercare: siti autorevoli, Reddit, forum del settore;
- Create contenuti che l’AI vuole citare: confronti onesti, guide complete, contenuti sempre aggiornati;
- Rimuovete gli ostacoli tecnici: bot autorizzati, niente JavaScript sui contenuti principali, sito veloce.
Potete fare tutto a mano: cercare thread Reddit, aggiornare articoli ogni settimana, monitorare bot nei log del server. Funziona, ma richiede tempo e persone dedicate.
La verità? Stiamo vivendo un cambiamento epocale. La Generative Engine Optimization non elimina la SEO tradizionale, ma cambia completamente le regole del gioco. Chi si adatta subito avrà un vantaggio competitivo enorme. Chi aspetta “di vedere come va a finire” farà la fine del mio ex cliente: invisibile quando conta davvero.
L’intelligenza artificiale sta già decidendo chi vincerà nei prossimi anni. La domanda non è se succederà, ma se voi sarete pronti quando succederà.
Allora, siete dentro o fuori da questa rivoluzione?